Quando si traduce un testo, si passa inevitabilmente da una cultura di partenza a una d’arrivo. Spesso, queste sono così diverse tra loro che chi traduce si trova a fare delle scelte difficili e nel testo qualcosa sarà perso. È il cosiddetto “lost in translation“, un fenomeno che colpisce le opere interattive tanto quanto la letteratura e il cinema.
La divisiva figura di Ted Woolsey
Uno dei localizzatori più discussi è Ted Woolsey, che adattò gran parte dei giochi di ruolo giapponesi (GDR) di Square Enix per SNES tra il 1991 e il 1996. Woolsey è un personaggio divisivo, tra chi lo considera un artista che ha reso comprensibili delle opere al pubblico occidentale e chi invece lo ritiene una sciagura che ha snaturato quelle stesse opere e il loro significato originale. Il traduttore, infatti, ha spesso adattato la trama ai gusti del pubblico occidentale con tagli e modifiche così netti che i fan hanno coniato il termine woolseyismo (woolseyism).
Tra i tanti esempi troviamo l’adattamento di Chrono Trigger (Square Enix, 1995), in cui Frog passa dall’essere un cavaliere pronto alla battaglia all’esprimersi in un inglese degno di Shakespeare e Marlowe nella versione occidentale. Altro esempio eclatante passato alla storia è l’adattamento di una frase di Kefka, temibile e crudele antagonista di Final Fantasy VI (Square Enix, 1994), il cui «Dannazione!» che urla contro i protagonisti in fuga nella versione giapponese è stato trasformato nel senza senso «Figli di un sommergibilista!» («Son of a submariner!»). Lo stesso titolo, Final Fantasy VI, venne modificato in Final Fantasy III nella versione occidentale nonostante esistesse già un terzo capitolo della saga.
Una perdita tutta italiana
Un caso di lost in translation italiano è l’adattamento di Hollow Knight (Team Cherry, 2017). Il significato di hollow, inteso sia fisicamente che mentalmente, è stato tradotto con vacuo, dall’accezione esclusivamente mentale. Dello stesso titolo, in italiano è presente anche un woolseyismo riguardante i Wyrm. In italiano non esiste una traduzione per wyrm, una creatura mitologica serpentiforme, e per questo sono stati chiamati urovermi (da uroboro e vermi).
Come evitare il lost in translation?
Modi di dire, schemi semantici e parole intraducibili sono solo alcuni dei motivi per cui ci si incappa in un lost in translation. È chi localizza il videogioco a escogitare la giusta strategia per far sì che arrivi il messaggio originale.