Di tutte le localizzazioni estrose e particolari, una dal carattere molto forte è sicuramente quella di Ni No Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea. Dalla cadenza romana di Lucciconio alle toponomastica, la traduzione dell’opera è coerente e ben fatta in ogni suo aspetto.
Una panoramica su Ni No Kuni
L’opera realizzata da Level-5, studio di sviluppo giapponese, accoglie i canoni artistici dello Studio Ghibli e li confeziona in un’opera dai toni fiabeschi. Uscita nel 2011 per PlayStation 3 e Nintendo DS, il videogioco è stata riproposto con un’edizione rimasterizzata nel 2019. In Ni No Kuni impersoniamo il giovane Oliver, un bambino che viene catapultato in un mondo alternativo al nostro per salvare sua madre. In pieno stile monster taming, Oliver dovrà catturare e potenziare dei famigli per combattere le forze del male.
Un Lucciconio di borgata
Durante l’avventura, Oliver sarà consigliato da Lucciconio, il re delle fate che ha ben poco di regale. Nella versione giapponese, infatti, lui e il suo popolo parlano il dialetto del Kansai, tipicamente utilizzato in particolari rappresentazioni comiche. Nella versione inglese, per questo caratteristico modo di parlare i traduttori hanno utilizzato il dialetto “cockney”, tipico della zona industriale a est di Londra. Nell’adattamento italiano, hanno invece adoperato il dialetto tipico della borgata romana, aggiungendo delle censure fantasiose come “li mostracci tua”. Interessanti anche altre scelte, come l’adattamento del nomignolo “CryBoy” in “PiagnucolOliver”.
I nomi dei famigli
A differenza di altre saghe famose con creature catturabili, come per esempio Pokémon, Ni No Kuni ha subito un processo di transcreazione per i nomi dei famigli. Esempio tra i tanti è il Seed Sprite, che nella versione italiana è la Nynfaseme. Le oltre quattrocento creature hanno un nome italiano e fantasioso, così come le loro abilità che rispondono però a dei tecnicismi più coerenti.
Una toponomastica interessante
Un ultimo punto è il nome delle città e delle zone. Sono, infatti, ispirate alle città del mondo reale: la prima che il giocatore si trova a visitare è Gatmandù, nome tratto dall’omonima Katmandù. Allo stesso modo troviamo Muccakesh, in onore della regina dall’aspetto bovino e della città di Marrakech.