Ormai molti usano diverse tipologie di CAT tool (Computer Aided Translation), ma cosa sono e perché li usiamo?
I traduttori professionisti lavorano spesso con CAT tool per ottimizzare il proprio workflow e processo di traduzione, i più comuni sono SDL Trados Studio e MemoQ. Questi software presentano una varietà di funzionalità che possono supportare un traduttore con il proprio lavoro rendendolo più dinamico e aumentando l’attenzione al dettaglio.
L’ABC dei CAT Tool
I CAT Tool consentono al traduttore di lavorare sul testo di destinazione direttamente accanto al testo di partenza. Ciò rende più facile e veloce la traduzione perché non è necessario controllare un documento diverso da quello su cui si sta lavorando.
Il software segmenterà la traduzione suddividendo il testo in stringhe, in modo che il traduttore possa lavorare attraverso la traduzione e spuntare ogni segmento mentre lo completa. Ciò significa che non si perderà traccia di dove si è arrivati e del punto in cui si sta lavorando, monitorando inoltre i propri progressi all’interno del progetto
Un traduttore può creare una MT (memoria di traduzione) da utilizzare all’interno del tool. Consiste in un glossario di termini che sono spesso specifici per l’argomento del testo su cui si sta lavorando. Creare e usufruire di una MT ottimizzata consente al traduttore di assicurarsi di utilizzare costantemente il termine corretto o desiderato durante la traduzione. Quando inoltre si ha già all’interno del tool una MT di riferiemento di un dato settore, solitamente si tende a riutilizzarla per velocizzare e ottimizzare il processo traduttivo.
L’utilizzo delle memorie di traduzione (MT)
La maggior parte dei software di traduzione consente al traduttore di creare una memoria di traduzione al proprio intenro. Immagina di avere un grande progetto contenente diversi articoli sullo stesso argomento. Il traduttore può creare una memoria di traduzione che memorizza tutte le traduzioni precedenti e in corso in modo che, quando una sezione del testo sorgente viene ripetuta, lo strumento CAT lo vedrà automaticamente e consentirà al traduttore di utilizzare la traduzione che ha già scritto, piuttosto che tradurla di nuovo.
Il software consente inoltre al traduttore di trovare e vedere fin da subito corrispondenze che non sono identiche al 100% rispetto a quelle precedentemente tradotte, in modo da non incappare in errori come i falsi amici.
Ad esempio se una parola è diversa nella frase che si sta traducendo rispetto a una frase tradotta in un testo precedente, potrebbe essere denotata dal software una corrispondenza del 90%, quindi il traduttore può fare clic su un singolo pulsante per inserire il termine e quindi modificare manualmente l’unica parola diversa o viceversa, il resto della frase.
CAT Tool e Formattazione testuale
Gli strumenti CAT possono anche semplificare la vita quando si tratta di layout e formattazione.
Se il documento da tradurre è pieno di immagini, tabelle e citazioni con un mix di titoli, sottotitoli e paragrafi, potresti pensare che sarebbe complicato per il traduttore ricreare il layout e il formato nella lingua di destinazione.
Ma strumenti come SDL Trados Studio e MemoQ rendono tutto molto semplice. I traduttori possono semplicemente aprire il documento nel software e lo inseriranno in segmenti, proprio come con qualsiasi altro testo. Al termine della traduzione, il traduttore può semplicemente esportare il file e apparirà con la stessa formattazione e layout del testo di partenza. Non è necessario rimescolare o ridimensionare.
Tutti questi elementi che lavorano insieme consentono al traduttore di lavorare in modo più efficiente e fornire traduzioni più coerenti.
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