Il lavoro dei traduttori incontra spesso molte difficoltà. Sono tanti i testi che richiedono delle conoscenze approfondite, come ad esempio i testi tecnici e scientifici. Grazie alla tecnologia, i traduttori possono usufruire di diversi strumenti hardware e software che facilitano il lavoro. In particolare, ci si riferisce alla traduzione assistita tramite l’utilizzo di CAT Tools e la traduzione automatica (Machine Translation).
La traduzione assistita (CAT Tools)
I primi sistemi di traduzione assistita nascono negli anni Duemila. La traduzione assistita viene impiegata dai traduttori per ottimizzare e velocizzare i tempi di consegna del lavoro di traduzione (qui abbiamo parlato di uno dei migliori tool). Questo sistema serve per dare un’impronta più “umana” al testo che però viene tradotto con processi ottimizzati. Il compito base dei CAT Tools (Computer Aided Translation) è quello di memorizzare segmenti di traduzioni già effettuate. Grazie a questo sistema, quando i segmenti che si ripresentano richiamano immediatamente la memoria del tool e, conseguentemente, inserisce nella stringa di testo la traduzione già effettuata dal traduttore. Il sistema è estremamente efficace nelle traduzioni tecniche. Questo perché i testi tecnici sono spesso ripetitivi e un tool di traduzione assistita accorcia di tanto i tempi.
La Machine Translation (MT)
Si inizia a parlare di traduzione automatica negli anni ’50 grazie all’ingegnere Warren Weaver che per primo avanzò l’idea di creare un programma informatico in grado di tradurre un testo senza l’intervento umano. La traduzione automatica avviene in modo istantaneo grazie ad un software che traduce sia singole parole sia stringe di frasi. Il servizio è spesso gratuito grazie a molti provider come Google Translate. La traduzione automatica risulta utile per delineare a grandi linee il contenuto di un documento o di un discorso. Anche in questo caso il lavoro di traduzione risulta facilitato, per questo tutti i maggiori CAT tool danno la possibilità di integrare alla memoria di traduzione la machine translation (MT). Il “difetto” di questo sistema è che la traduzione avviene tramite una macchina ed è per questo che tra i servizi spesso offerti dalle agenzie di traduzione è presente anche il MTPE (Machine Translation Post Editing).
Il fattore umano: la differenza tra CAT Tools e Machine Translation
La MT consente di velocizzare il lavoro di traduzione e di ridurre i costi, ma può sostituire completamente i traduttori? La risposta è no. La tecnologia della traduzione automatica non è ancora in grado di dare quel valore aggiunto che un traduttore “umano” può dare. Se pensiamo alla localizzazione, la MT non può tenere in considerazione gli elementi culturali del paese di destinazione. Utilizzando esclusivamente la traduzione automatica si andrebbe a perdere l’obiettivo vero e proprio della traduzione, ovvero veicolare un messaggio. Altro fattore importante da prendere in considerazione è che quando viene coinvolto un traduttore “umano” c’è una sorta di garanzia di qualità. Ci sono contratti legali che prevedono costi enormi per un minimo errore o incomprensione.
Per questo la traduzione automatica viene spesso utilizzata dalle aziende che si affidano però ad un’agenzia di traduzione in un secondo momento per un quality check. Come avviene? Tramite la MTPE. Essa si avvale infatti dell’aiuto finale di un revisiore in carne e ossa che si occupa del post-editing per individuare e correggere errori fatti dalla traduzione automatica e per controllare e migliorare lo stile, il tono di voce e la fluidità del testo.
Va però sottolineato che non tutti i contenuti sono idonei per essere gestiti tramite questa modalità: materiali che entrano direttamente a contatto con i clienti, messaggi pubblicitari, testi narrativi e molto altro non possono essere gestiti tramite la MTPE ottenendo al 100% un risultato di successo. Essi infatti prevedono una componente culturale e empatica molto forte, per questo è consigliabile localizzarli tramite servizi di traduzione e transcreation standard.