Localizzazione videoludica & cinema: il volto delle star nei videogiochi
Un aspetto centrale della localizzazione videoludica è sicuramente il doppiaggio, un settore della recitazione funzionale all’avvicinamento delle culture e il cui scopo finale è il coinvolgimento del fruitore. Il doppiaggio nacque insieme al cinema e successivamente entrò concretamente nell’universo delle opere multimediali.
Il legame tra l’industria cinematografica e quella videoludica è diventato, infatti, sempre più stretto negli ultimi anni, evidenziando come il settore dei videogiochi abbia spesso tratto ispirazione e linfa vitale da prodotti cinematografici di successo e viceversa.
Nell’elenco dei film che si sono ispirati a videogiochi figurano sicuramente: Assassin’s Creed, Resident Evil, Silent Hill, Final Fantasy e Lara Croft: Tomb Raider.
Accertato lo stretto legame esistente tra le due industrie, non dobbiamo stupirci se numerose star di fama internazionale hanno deciso di prestare il loro volto o la loro voce (o entrambi) all’interno dei videogiochi, divenendone personaggi iconici. Siamo nel campo della digitalizzazione di persone reali che prestano il loro aspetto per dare vita a delle vere e proprie copie virtuali, degli alter ego digitali davvero realistici.
Le apparizioni di celebrità all’interno dei videogiochi iniziarono, infatti, a partire dagli anni ’80. Grazie all’evoluzione tecnologica e con l’aumentare del bisogno di fotorealismo, la grafica è oggi così realistica che i personaggi riescono ad assomigliare fisicamente agli attori che li interpretano. In tal senso, un passo importante è stato rappresentato dallo sviluppo della cosiddetta Motion Capture, una tecnica di animazione digitale consistente nella registrazione del movimento del corpo umano e delle espressioni facciali (dei piccoli sensori vengono applicati sul viso e sul corpo degli attori e delle attrici per riprodurne fedelmente tratti e azioni). Il risultato è a dir poco straordinario: grazie ai movimenti realistici acquisiti e, quindi, ricreati nei modelli digitali dei personaggi, si realizzano sequenze qualitativamente simili a quelle di un film.
Tra i fortunati titoli videoludici che hanno indubbiamente segnato la storia dei videogiochi e nei quali hanno fatto la loro comparsa attori in carne ed ossa, è necessario annoverare:
Assassin’s Creed (2007-2010)
In Assassin’s Creed (2007), Assassin’s Creed II (2009) e Assassin’s Creed: Brotherhood (2010) è presente una famosa attrice statunitense, Kristen Bell (conosciuta al pubblico per le sue interpretazioni nella serie Veronica Mars e in The Good Place). Bell interpreta Lucy Stillman, la ricercatrice della memoria genetica di Assassin’s Creed. Come è emerso in diverse dichiarazioni, l’attrice è stata in seguito licenziata e il suo personaggio è stato eliminato, poiché non le sono stati riconosciuti i diritti d’autore che aveva richiesto in seguito per le sue apparizioni nei titoli.
Fallout 3 (2008)
Nel terzo capitolo della fortunata serie di Fallout, videogioco action RPG ambientato in un mondo post apocalittico e sviluppato da Bethesda Game Studios, Liam Neeson. pluripremiato Attore e doppiatore irlandese (candidato all’Oscar nel 1994 come miglior attore per la sua interpretazione di Oskar Schindler in Schindler’s List – La lista di Schindler di Steven Spielberg) ha prestato la propria voce al personaggio di James, il padre del protagonista.
Mass Effect 2/3 (2010-2012)
Nel secondo e terzo capitolo di Mass Effect, videogioco action RPG a tema fantascientifico sviluppato da BioWare, a vestire i panni di Miranda Lawson, ufficiale della Cerberus, è la talentuosa attrice Yvonne Strahovski nota per la serie tv Chuck e co-star insieme a Zachary Levi. Anche questa volta, le straordinarie doti recitative degli interpreti, hanno contribuito a donare uno straordinario tocco di realismo al titolo videoludico.
Beyond Two Souls (2013)In questo caso sono due gli attori che hanno preso parte al gioco: Elliot Page, precedentemente noto come Ellen Page, attrice conosciuta per i ruoli di Shadowcat in X-Men e Vanya Hargreevs nella serie tv The Umbrella Academy ha prestato voce e volto a Jodie Holmes, protagonista del videogioco, che racconta proprio la vita di Jodie, una ragazza dotata di poteri paranormali e Willem Dafoe (come dimenticare la sua magistrale interpretazione in Spider Man?) nel ruolo di Nathan Dawkins, scienziato del governo che lavora con la protagonista per analizzarne i poteri.
La serie Call of Duty
In Call of Duty: Advanced Warfare (2014), il grande attore hoollywoodiano Kevin Spacey, conosciuto per numerosi film di successo fra cui I soliti sospetti e American Beauty, veste i panni del terribile Jonathan Irons, il fondatore di Atlas, una società militare nata con lo scopo di riportare la pace nel mondo dopo un attacco terroristico. Come ha rivelato lo stesso attore: “Recitare in una stanza vuota con una camera a pochi centimetri dalla faccia è stata un’esperienza davvero insolita”. Inoltre, nello stesso titolo, il brillante attore John Malkovich è sia voce che motion capture del personaggio di Oz nella modalità Exo Zombies.
Un altro attore che fa la sua apparizione in un altro capitolo della serie, Call Of Duty: Infinite Warfare (2016), è Kit Harington, il celebre Jon Snow nella saga Games of Thrones. L’attore in questo caso sarà il villain della storia: ha infatti prestato volto e voce al principale antagonista del gioco, l’ammiraglio Salen Kotch, che vuole impossessarsi del sistema solare.
Cyberpunk 2077 (2020)
Cyberpunk 2077, uno dei videogiochi più attesi del 2020, sviluppato da CD Projekt RED, ha potuto contare sull’amatissimo e iconico protagonista di Matrix, Keanu Reeves, per interpretare il ruolo di Johnny Silverhand. collaborazione che ha certamente contribuito al successo del titolo.
Lo stesso Keanu Reeves, in un’intervista rilasciata sull’account twitter del gioco, ha parlato del suo lavoro con il motion capture: “L’ho fatto per i film di Matrix, perciò tornare a farlo per Johnny [Silverhand] mi è sembrato familiare. L’unica differenza, da un punto di vista tecnologico, era la velocità di elaborazione in tempo reale. Da un punto di vista creativo era tutto molto simile, nel senso che ho dovuto girare tutta una serie di movimenti e dare, insomma, tutti gli strumenti agli animatori affinché potessero lavorare con il personaggio”, sottolineando, di fatto, come oggi, in effetti, i due media siano meravigliosamente convergenti.