Per poter entrare in un mercato internazionale il videogioco deve essere tradotto e adattato al pubblico del paese di destinazione. Questa fase essenziale è chiamata localizzazione. La traduzione di videogiochi richiede specifiche competenze da parte del traduttore, affinché venga ricreato al meglio l’universo del gioco. Le difficoltà di questo mestiere sono molte, ma quanto tempo impiega un traduttore a localizzare un videogioco?
Cosa viene tradotto in un videogioco
Prima di capire quanto tempo impiega un traduttore a localizzare un videogioco, bisogna fare un passo indietro. Un videogioco diventa “di successo” grazie ad una serie di elementi, anche testuali, essenziali per un’esperienza immersiva. Tra questi troviamo i dialoghi tra i personaggi e tutti gli elementi concernenti lo storytelling. Per questo il semplice tradurre, non basta. La traduzione necessita di localizzazione. Il traduttore deve adattare l’esperienza di gioco alla cultura del paese di destinazione, senza andare a snaturare lo spirito originario. Inoltre, la traduzione di un videogioco non riguarda soltanto i dialoghi, ma anche i menù di gioco, le istruzioni, i messaggi di errore o di assistenza e dell’interfaccia. Anche nella commercializzazione del prodotto finale è richiesta la traduzione, ad esempio deve essere tradotto il manuale per l’uso, la campagna di marketing, il packaging e la descrizione del videogame.
Le difficoltà legate alla traduzione di videogiochi
Come si può ben intuire, data la mole di lavoro, il traduttore di videogiochi incontra diverse difficoltà. Un errore di traduzione rischia di far vivere all’utente un’esperienza di gioco nettamente inferiore rispetto alle aspettative. Le lingue servono a veicolare un messaggio e se la traduzione non è fedele si rischia di essere fraintesi e di non rendere bene quello che un personaggio sta dicendo/facendo. Per questo capita spesso che i videogiocatori valutino male un videogioco proprio per delle problematiche legate alla traduzione. Un errore di traduzione, inoltre, può mandare in frantumi un’intera campagna marketing e buttare all’aria tutto il lavoro svolto.
Quanto tempo impiega un traduttore a tradurre un videogioco
Alla luce di quanto elencato, si può facilmente comprendere quanto il lavoro di traduzione sia complicato e lungo. Ma quanto tempo ci vuole? Definirlo con precisione è pressoché impossibile. Si stima che per tradurre un videogame, ci vogliono dai sei mesi ad un anno e mezzo circa. Un tempo molto lungo in cui il traduttore deve compiere un lavoro minuzioso e attento, considerando che in un videogioco in media ci sono più di centomila parole e la maggior parte del lavoro si concentra soprattutto in estate, visto che le uscite dei videogiochi avviene spesso a dicembre.
Il tutto è però caratterizzato da diverse fasi organizzative e pratiche, che possono differire in base alla tipologia di prodotto, grandezza del team di traduzione e del progetto in sé.
Le fasi primarie di ogni processo di localizzazione si possono però racchiudere generalmente di seguito:
- Familiarizzazione (1-3 settimane) – Il traduttore prende familiarità con i testi, il gioco (se disponibile da provare) e il contesto socioculturale in cui si deve inserire.
- Localizzazione (1-8 settimane) – Fase che può variare dalla quantitù di parole da tradurre e da doppiare, consiste in una prima stesura dei testi nella L2.
- Implementazione (4-6 settimane) – I testi vengono implementati dagli sviluppatori all’interno della build di gioco.
- Quality Assurance (5-8 settimane) – Fase di testing sia linguistico che strutturale in cui vengono individuati eventuali bug o errori da correggere. Nel caso del controllo qualità linguistico possono ad esempio essere riscontrati refusi o disposizioni incorrette del testo sullo schermo.
Queste sono le fasi base comprese in ogni processo di localizzazione videoludica, che però possono subire modifiche o ampliamenti a seconda del prodotto, organizzazione interna del team (numero di traduttori, lingue coinvolte ecc.) e urgenza.